Descrizione

Vita, scienza, fede, sperimentazioni e progresso sono solo alcuni dei temi presenti nel saggio. Un viaggio che vuole spiegare anche a chi non è del settore alcune delle questioni più delicate e attuali della bioetica, con particolare attenzione alla ricerca e alla sperimentazione sulle cellule staminali.
Uno sguardo tecnico e scientifico che allarga l’orizzonte verso gli interrogativi più profondi dell’essere umano, al confine tra ciò che oggi è scientificamente realizzabile e ciò che è eticamente corretto, facendo appello al principio di responsabilità a cui il singolo individuo non può sottrarsi.

Note sull’autrice:

Raffaella Liberatore nata a Ragusa il 5 maggio 1982, città dove attualmente vive e lavora. Consegue la laurea in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e la successiva laurea
specialistica in Biotecnologie Mediche presso l’Università degli Studi di Firenze. La passione per i suoi studi ed i suoi hobby l’hanno spesso portata a cambiare città e lavori. Inizialmente ha lavorato in ambito ospedaliero, luogo in cui ha avuto modo di sperimentare la propria formazione professionale ed umana.
Successivamente, preferisce intraprendere il sentiero della libera professione come biologa nutrizionista.
Nel suo ambulatorio entra in contatto con le storie e i vissuti dei suoi pazienti, potendo sperimentare,
ancora una volta, lo spirito di servizio che ciascuno di noi può rivolgere verso gli altri, anche nell’ambito della propria professione. Non trascorre molto tempo che la passione per la conoscenza la porta ad intraprendere un secondo corso di studi universitari che concluderà conseguendo prima la laurea in Scienze Religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Luca di Catania e successivamente la relativa laurea Magistrale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa. Questo percorso le permetterà di approfondire tematiche in ambito filosofico-teologico, oltre ad essere un periodo di profonda riflessione personale. Affascinata in particolare dalle scottanti questioni bioetiche, decide di scrivere la sua prima opera.